martedì 11 maggio 2010

Nuovi frontiere per l'olivicoltura made in Italy. Il frantoio del futuro sarà a impatto zero


Arezzo, 11 mag. (Adnkronos) - Nuove frontiere per uno degli alimenti principe della tavola italiana, l'olio extraergine. Su una cosa, nel mondo dell'olivicoltura, sono tutti d'accordo: la tecnica e la tecnologia made in Italy non hanno rivali nel mondo. I nostri macchinari sono un passo avanti rispetto agli altri e rappresentano un punto di arrivo per i produttori di tutti i continenti. Le aziende piu' importanti del settore saranno presenti in massa a MedOliva, manifestazione organizzata dalla Provincia di Arezzo, con la partecipazione della locale Camera di Commercio e la collaborazione della Regione Toscana, del Ministero Politiche Agricole e Forestali e delle categorie economiche presso Arezzo Fiere e Convegni, da venerdi' 14 a lunedi' 17 maggio. Macchine per la raccolta, per l'estrazione, per la gramolazione, praticamente il meglio al mondo che si possa trovare nel settore. Il frantoio del futuro? Sara' a impatto zero, rispettera' l'ambiente, studiera' soluzioni personalizzate per ottenere il meglio in fase di lavorazione dalle olive a disposizione, garantendo il mantenimento delle differenze tra una cultivar e l'altra.
Ovviamente la tecnologia dovra' cercare di offrire ai produttori anche un buon equilibrio tra costi e ricavi. Ed e' questo uno degli aspetti piu' delicati tra i tanto che verranno affrontati nei quattro giorni aretini. Perche', a fronte di un impegno sempre maggiore da parte dei produttori e di una ricerca sempre piu' capillare da parte di chi propone macchinari, non sempre la risposta del consumatore sembra essere all'altezza delle aspettative. Troppo spesso il mercato privilegia prodotti di basso costo e di livello qualitativo discutibile. Ma e' solo una questione di portafoglio? Probabilmente la tavola rotonda dedicata alla comunicazione e al marketing del settore (domenica 16, ore 11.00) fornira' qualche suggerimento e qualche proposta.

Nel mondo ogni anno si consumano circa 100 milioni di tonnellate di oli e grassi alimentari ma solo il 3% e' costituito da olio di oliva. Altro dato che deve indurci a una riflessione: il''costo di estrazione'' in frantoio puo' variare dai 2 euro per kg di olio di un impianto aziendale allo 0.1 euro per kg di olio per un impianto industriale.


Fonte:http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Appuntamenti/Nuovi-frontiere-per-lolivicoltura-Il-frantoio-del-futuro-sara-a-impatto-zero_374878993.html

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