venerdì 11 dicembre 2009

Gli oli essenziali, una cura antica



Oli essenziali

“ Ogni malato ha il suo medico dentro di sé. La cosa migliore che possiamo fare è di dare a questo medico l’opportunità di agire” ( Dott. Schweitzer Albert )

Fin dagli albori l’aromaterapia affonda le sue radici nella civiltà, un antico sistema di cura che utilizza gli aromi, o meglio, gli oli essenziali, ottenuti esclusivamente da parti vegetali, come rimedio naturale per mantenere alto il benessere psicofisico e in tutte le sfere di cui è composto l’uomo.

· Fisico

· Mentale

· Emotivo

· Spirituale

Le proprietà fondamentali che deve avere un essenza per essere utilizzata in aromaterapia e ottenere il massimo sono: l’estrazione che deve essere rigorosa e tale da non alterare le proprietà dell’olio; purezza, non deve essere mescolato assolutamente con altre sostanze; l’integrità. Poi esistono altre caratteristiche che ci indicano la purezza dell’essenza rispetto ad una alterata, per esempio l’etichetta dove ci deve essere sempre indicata la provenienza, la specie botanica.

Il termine oli può indurre in errore, in realtà sono sostanze liquide dalla composizioni più complesse. Il termine essenziale traduce di più la loro natura, l’anima della pianta, la parte più intima, sottile ed eteria, sostanza concentrata, dall’intenso profumo, volatile e infiammabile.

In Natura la pianta usa il suo olio essenziale per attirare gli insetti e difendersi da quelli dannosi, da parassiti, malattie e condizioni ambientali sfavorevoli.

Si ottengono per spremitura a freddo e per distillazione in corrente di vapore, tenendo sempre presente, che per ottenere una buona distillazione e per non rovinare gli oli bisogna seguire minuziosamente alcune regole:

Il periodo, tenere sempre presente il periodo balsamico della pianta, che cambia in base al luogo alla coltivazione e dal clima

I tempi, osservare con molta attenzione i tempi di distillazione e le temperature

La spremitura a freddo, si usa per estrarre l’essenza dalle bucce degli agrumi tramite una pressa meccanica, la miscela ottenuta viene posta in centrifuga cosi da separare l’acqua dall’olio.

Distillazione in corrente di vapore, oggi è il metodo più usato per le erbe, si pone la pianta selezionata all’interno dell’alambicco su di una rete, sotto la quale abbiamo messo dell’acqua a bollire, il tutto chiuso ermeticamente. Il vapore acqueo intrinseco di profumo, passando attraverso una serpentina refrigerata si condensa e torna allo stato liquido, raccolto in un recipiente viene separata l’acqua, chiamata idrolito o acqua aromatica più pesante, da una parte minore che galleggia, chiamato olio essenziale.

Gli oli essenziali agiscono sull’organismo con : L’olfatto, intervenendo sulla psiche , umore e funzioni autonome, a volte anche a nostra insaputa.

Apparato digerente, usati come aromi nelle pietanze e condimenti, assunti per via orale seguendo le prescrizioni di un Medico Naturopatico.

Sciacqui orali

Apparato respiratorio, attraverso diffusori per ambiente, inalazioni ( suffumigi ) tramite aerosol o inalazioni a secco.

Pelle, aggiunti a creme, unguenti per massaggi, argilla, ricotta e Sali da bagno, pediluvi, semicupi

Controindicazioni

L’uso degli oli e sconsigliato nei seguenti casi:

Gravidanza e allattamento, nei bambini al disotto dei 16 anni, in casi di epilessia, piccolo male, convulsioni.

Non usare oli fotosensibili prima di esporsi al sole, non usare i seguenti oli in caso di trattamenti Omeopatici: menta, canfora, camomilla e tutti quelli che presentano odori intensi

Nella prossima uscita: Gli oli essenziali uno per uno con le loro proprietà, consigli, ricette,indicazioni, dosaggi e assunzioni

Leopoldo Herbst – subito verde

www.altranatura.it

www.subitoverde.it

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