domenica 13 dicembre 2009

Paracelsio Il principe dei medici


Paracelsio

Il principe dei medici e dei filosofi del fuoco
Grande fisico paradossale
il trismegisto della Svizzera

Paracelso, in realtà il suo nome era Philihpp Theophrast Bombast Von Hohenheim,che lui cambia in Philippus Aureolus Paracelsus Theophrastus Bombastus,figlio di un Medico, nasce nel 1493 a Einsiedeln nel cantone Svizzero di Schwyz. Il nome Paracelsus probabilmente è riferito al grande medico Romano Aulo Cornelio Celso, considerato il padre della medicina antica, persona molto nota anche per la sua cultura generale. L’appellativo scelto dallo scienziato stava ad indicare, Parà dal greco vicino, che lui si sentiva sullo stesso piano di Celso.

Di lui si sa ben poco, dal momento che la sua figura ha dato luogo a numerose leggende. E’ noto che abbia viaggiato a lungo per l’Europa e che abbia studiato sia a Basile che a Ferrara. In torno al 1520, Paracelso si trasferisce nel Tirolo, dove incontra il banchiere tedesco Sigismund Fugger esperto alchimista, con cui ha l’opportunità di studiare le caratteristiche dei minerali, delle miniere e le malattie dei minatori, Qui ha la possibilità di approfondire i suoi studi alchemici e offre il suo contributo alla medicina. Nel 1526 riesce a guarire la gamba malata, ritenuta inguaribile dalla medicina ufficiale, di un famoso libraio, Johann Froben, basandosi su quella che lui chiama “medicina spagirica” . Il principio di questo genere di medicina è fondato sulla separazione tra causa primaria e causa secondaria della malattia. A Paracelsio non interessano principalmente i sintomi quanto piuttosto la persona nelle sue interazioni con il mondo esterno. Grazie a questa guarigione inizia la sua carriera di insegnante presso la facoltà di Medicina a Basilea. Secondo la leggenda, avrebbe bruciato i trattati di Avicebba e di Galeno, procurandosi l’allontanamento dall’Università. Lo scienziato rifiuta l’approccio dogmatico allo studio e alla pratica Medica ed è convinto che si debba derivare le cose dalla Natura con conoscenza propria e non con l’autorità. L’alchimia, la scienza di trasformazione, porterà, grazie a lui, delle novità nel campo della Medicina, che a suo parere, comprende tutte le tecniche chimiche o biochimiche. Infatti nel XVI secolo sostiene che:

« come infatti attraverso uno specchio ci si può osservare con cura punto per punto, lo stesso modo il medico deve conoscere l'uomo con precisione, ricavando la propria scienza dallo specchio dei tre elementi e rappresentandosi il microcosmo nella sua interezza [...] l'uomo è dunque un'immagine in uno specchio, un riflesso dei quattro elementi e la scomparsa dei quattro elementi comporta la scomparsa dell'uomo. Ora, il riflesso di ciò che è esterno si fissa nello specchio e permette l'esistenza dell'immagine interiore: la filosofia quindi non è che scienza e sapere totale circa le cose che conferiscono allo specchio la sua luce. Come in uno specchio nessuno può conoscere la propria natura e penetrare ciò che egli è (poiché egli è nello specchio nient'altro che una morta immagine), così l'uomo non è nulla in sé stesso e non contiene in sé nient'altro che ciò che gli deriva dalla conoscenza esteriore e di cui egli è l'immagine nello specchio. »

Lui vede il corpo umano come un sistema chimico dove i principi Alchemici, Zolfo e Mercurio, svolgono un ruolo centrale; a questi aggiunge anche il Sale. Con questa filosofia, rigetta il principio secondo il quale la salute della persona dipende dall’equilibrio dei quattro umori fondamentali, sostenendo invece la teoria che la causa della malattia è da ricercare nello squilibrio dei tre Alchemici sopra enunciati. Premesso quanto sopra, per Paracelso l’omeostasi può essere ristabilita attraverso medicinali di provenienza minerale, e da qui la sua importanza nel campo farmacologico, e non più di natura organica. La filosofia adottata a sostegno dei suoi pareri, la malattia è specifica in quanto ogni cosa appartiene alla nature è un ente autonomo […],

appaiono alla scienza moderna decisamente inammissibili. Ma grazie alla Medicina di Paracelso, mescolata tra alchimia, astrologia,teologia e filosofia, ha sviluppato un programma di ricerca sulle nozioni del corpo umano inteso come sistema chimico.

"Non c'è medicina senza alchimia, non c'è medicina senza astrologia, non c'è medicina senza magia]". Egli afferma: “Sulla Terra c'è ogni tipo di medicina ma non coloro che sanno applicarla

Molti nomi noti come Goethe, Gundolf, Mayer, Steiner, Jung e tanti altri, sono stati influenzati dalla sua filosofia. Muore a Salisburgo il 24 settembre del 1541. Ricordiamo due delle sue opere:

Undici trattati sull’origini della malattia, le cause e la cura delle singole malattie1520;

la grande chirurgia 1528

Leopoldo Herbst Subito – verde

www.altranatura.it

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