venerdì 26 marzo 2010

Vivere felici si può. P.1.


In un’epoca come questa in cui la vita è pesantemente condizionata da guerre, violenza, cataclismi, ingiustizie, stress, a cui si ritiene giusto opporsi e reagire, ci si può chiedere abbia senso credere o se sia possibile essere e vivere felici.

Sono profondamente convinto che la risposta sia positiva.

Perché dipende semplicemente da ciascuno di noi.

Vediamo di chiarire i termini della questione.

Anzitutto una premessa.

Perseguire la felicità è definibile come lo scopo degli esseri umani: è evidente. Tutti noi nella vita cerchiamo qualcosa di meglio.

La felicità infatti è da sempre uno dei temi centrali di tutte le tradizioni di saggezza e ciò significa che anche nei tempi più remoti era un tema scottante e difficile. Tanto da dover scomodare i saggi per trattarlo e renderlo maggiormente accessibile.



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lunedì 22 marzo 2010

La Neve.


La neve è una forma di precipitazione di acqua ghiacciata cristallina che consiste in molti minuscoli cristalli di ghiaccio di forma esagonale ma ognuno di tipo diverso, è di materiale granulare, ha una struttura aperta ed è quindi soffice, a meno che non sia dalla pressione esterna.

La neve si forma nell’alta atmosfera, quando il vapore acqueo, a temperatura inferiore a 0°C fa avvenire il processo di brinamento e passa dallo stato gassoso a quello solido riuscendo ad arrivare al suolo e ad attaccarsi.

Per avvenire ciò la temperatura del suolo deve essere minore ai 2°C e negli strati intermedi non esistono temperature superiori allo 0°C, altrimenti la neve fonde e diventa acquaneve o pioggia.

La neve può cadere, anche se per breve tempo, con temperature superiori ai 2°C.

Oliver Mongelluzzo.

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domenica 21 marzo 2010

L'Aloe Vera nel corso dei secoli.


Aloe Vera: un po’ di storia

“Mi chiedi quali forze segrete mi sostenessero durante i miei lunghi digiuni? Ebbene, furono la mia incrollabile fede in Dio, il mio stile di vita semplice e frugale e l’aloe di cui scoprii i benefici alla fine del XIX secolo, al mio arrivo in Sud Africa.”

Queste, le parole del Mahatma Gandhi (1869-1948) in un’intervista negli ultimi anni della sua vita.

Ne deduciamo subito l’importanza alimentare che ricopre questa pianta e, in particolare, il gel contenuto nelle sue foglie.

La sua è una storia millenaria, una delle prime testimonianze relative al suo uso sarebbe riportata da una tavoletta di argilla sumerica del 2100 a.C., ma esistono raffigurazioni di questa pianta sui muri dei templi dell’Antico Egitto databili fino al 4000 a.C.

Nel 1862 Edwin Smith acquistò un papiro egiziano risalente al 1550 a.C e lo rivendette all’egittologo George Ebers; quest’ultimo scoprì quanto fosse già nota nell’antichità l’aloe vera, specie per i suoi usi dermatologici. Si tratta, tra l’altro, del papiro medico più lungo in assoluto (103 pagine per 20 metri) con riportate citazioni risalenti al 3000 a.C. documentava una serie di formule per l’uso dell’Aloe (unita ad altri prodotti naturali).
Gli antichi Egizi veneravano l’ALOE e la chiamavano “PIANTA DELL’IMMORTALITÀ”. Questo spiegherebbe i racconti sul suo utilizzo nel processo di imbalsamazione e la sua importanza nei riti di sepoltura dei faraoni o sull’uso che ne facevano le regine egizie Nefertiti e Cleopatra.


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