giovedì 30 dicembre 2010

Riciclare L' Albero Di Natale

Riciclare L' Albero Di Natale

domenica 26 dicembre 2010

Le Italiane E L’ Eros


Secondo una ricerca dell’università di Pavia il 30% delle donne italiane accusa un drastico calo del desiderio . La causa è in buona parte biologica e legata al basso livello di endorfine , le molecole del piacere. Una condizione comune per esempio , al 10% di donne che soffre di sindrome premestruale. Lo studio ha coinvolto 400 donne dai 18 ai 45 anni , in buona salute, che non si rendevano conto di avere un problema di desiderio.

I disturbi della libido sono in aumento : il 25% delle intervistate accusa difficoltà a raggiungere l’orgasmo, mentre il 27% lamenta dolore durante i rapporti.Il primo aiuto arriva dallo sport , che aumento il livello di dopamina, la sostanza che accende la voglia di fare l’amore, e di serotonina, che migliora l’umore.Notevoli benefici si hanno dall’uso di sostanze come il drospirenone, l’unico progestinico contenuto nella pillola che agisce sulla produzione di endorfine : gli studi hanno verificato, dopo sei mesi, un aumento della libido, un orgasmo più facile e più rapporti.

Un’altro interessante dato che rivela l’atteggiamento delle italiane verso l’eros e seduzione da parte , sta nel colore della lingerie che indossano. Lo attesta una ricerca , che mette in rapporto la scelta dell’intimo con l’attegiamento verso l’eros. E’ emerso che il rosso è il colore della donna che ama condurre e il gioco ,sa cosa vuole e lo chiede senza giri di parole. Di atteggiamento opposto è colei che sceglie un intimo nei colori del nudo, indice di un etteggiamento più naturale e trasparente nei confronti del sesso.

Indossare lingerie rosa rivela un carattere romantico e gentile: a indossarla è una donna che chiede e offre delicatezza. Chi apprezza lingerie nera dimostra una personalità decisa , appassionata e voluttuosa, che ama il gioco a due.La cosa più sorprendente è l’intimo bianco ; come il bianco comprende tutti i colori, la donna che lo indossa suggerisce un’apertura a ogni scoperta:apparentemente innocente, è pronta ai suggerimenti più peccaminosi.

http://www.paid2write.org/altro/le_italiane_eros_8511.html

sabato 25 dicembre 2010

Un Effetto Lifting Assicurato


Le lunghe giornate lavorative dense di inpegnate e in contnua corsa contro il tempo si traducono in un viso spesso stanco e segnato. Usare un prodotto rigenerante e rivitalizzante è utile a contrastare i segni della stanchezza e strees. Ecco i prodotti effetto lifting che si applicano sulla pelle perfettamente pulita prima del trucco.Formulati per lavorare in superficie, non vanno mai massaggiati a lungo, ma semplicemente picchiettati su tutto il viso.

E' importante non associarli ad altri cosmetici e procedere subto al trucco.Disponibili in fiale o gocce, hanno formule ad alta concentrazione di principi attivi , che agiscono in due direzioni.Da un lato idratano a fondo con agenti come l'acido ialuronico in grado di "gonfiarsi" d'acqua , distendendo dall'interno le piccole rughe.Dall'altro , grazie a complessi a base siliconica, formano sul viso un invisibile film tensore che funziona come un lifting cosmetico.

Tra le varie cose che si possono usare sono da segnalare : lo Scrub che perfeziona le labbra eleminando le pellicine con una crema ricca e non troppo profumata tipo quella che si usa per il viso o per le mani. Il freddo che tonifica e regala al viso un aspetto disteso e fresco, facendo tamponature fredde con una spugna imbevuta d'acqua alle quale viene aggiunto dei cubetti di ghiaccio. A trucco terminato si può vaporizzare sul viso un tonico leggermente astringente tenuto in frigorifero : fisso il trucco e aiuta a mantenerlo impeccabile per ore.

I patch che sgonfiano gli occhi. Per alleggerire gli occhi gonfi e pesanti può essere utile passare sul contorno occhi un cubetto di ghiaccio dopo averlo avvolto in un fazzoletto per non dare fastidio alla pelle. Un'altra proposta sono i patch sagomati :realizzati in morbido tessuto imbevuto di agenti antietà e rigeneranti , già pronti all'uso e in pochi minuti riducono rrughe,borse,occhiaiee borse sotto gli occhi, restituendo luminosità e freschezza allo sguardo.

http://www.paid2write.org/moda_salute_bellezza/un_effetto_lifting_assicurato_8507.html

venerdì 3 dicembre 2010

Calendula Un Rimedio Per Ferite E Infiammazioni


La Calendula officinalis (Calendula) appartiene alla famiglia delle Composite e il suo nome deriva dal latino "calendae" , cioè primo giorno del mese , per indicare che fiorisce il primo giorno di ogni mese in quasi tutto l'anno. E' originaria del mediterraneo e si trova comunemente in Italia. Le sue foglie sono allungate e racchiuse in ciuffi di colore verde intenso, tutte ricoperte di una peluria grigiastra . In natura la Calendula non necessita di particolari cure e gli basata solo l'acqua piovana per una corretta crescita non soffrendo la siccità in modo particolare.

I fiori vengono prodotti dalla primavera fino al tardo autunno, sono numerosi a forma di margherita di colore giallo o arancione. Viene associata al pianeta Sole e all'elemento Fuoco; in mitologia greca , porta anche il segno di Venere. Dunque questo fiore è un rimedio per curare escorazioni , ferite e ulcere della pelle, con il potere disinfettante del Sole e del Fuoco, e pure con l'influsso di Venere utili per combattere le infiammazioni e il dolore.

Come principi attivi contiene triterpeni pentaciclici (antiossidanti), flavonoidi, polisaccaridi e mucillaggini (emollienti e disinfettanti) carotenoidi (betacarotene,licopene,calendulina,luteina e xantofille,tutti antiossidanti utili per la pelle e gli occhi), fitosteroli (anticolesterolo) e un olio essenziale ricco in terpeni.

Impegho per uso interno : ciclo mestruale,ipertensione ( in combinazione a quello farmacologico), digestione difficile.

Impiego per uso esterno: pelle secca,couperose,geloni,ulcere,foruncoli,contusioni,scottaure.

Si usano preparati di Calendula in forma di infuso e di decotto a seconda dello scopo terapeutico richiesto.

http://www.paid2write.org/moda_salute_bellezza/calendula_un_rimedio_per_ferite_infiammazioni_7978.html


martedì 23 novembre 2010

Un Toast Per Anna Bolena


Oggi giorno intendiamo per "toast" un vero e proprio sandwich, nato sul finire degli anni quaranta e prodotto tostando su una griglia due fette di pancarreè arricchite di prosciutto cotto e formaggio (o mozzarella). Ma l'origine del significato ci porta indietro nel tempo , sino al medioevo.

La parola "toast" deriva dall'antico " tostee" francese che significa letteralmente ( bere alla salute di ...) e riguarda una vecchia usanza francese da banchetto secondo la quale , nel brindisi, si doveva poggiare una fetta di pane arrostito su una coppa di vino aromatizzato.

La medesima , poi, veniva fatta passare di mano in mano e la fetta di pane spettava soltanto al festeggiato, che beveva per ultimo.Rimando sul tema , un toast celebre è quello che chiamo in causa la moglie del re inglese Enrico VIII, Anna Bolena, famosa per la sua prigionia nella Torre di Londra e per la sua decapitazione.

Alexandre Dumas nel suo Dizionario di Cucina parla , che , mentre la Bolena faceva il bagno attorniata da numerosi corteggiatori, questi presero un bicchiere e lo attinsero nell'acqua della sua vasca da bagno, bevendone il contenuto.Uno solo si riufiutò di bere e quando gli domandato perchè non facesse come gli altri , rispose stizzito : " E perchè mi riservo il "toast" , non gradendo di esssere in concorrenza per la Bolena.

Purtroppo per tutti, anche Enrico VIII s’invaghì di Anna, e pur di sposarla arrivò alla famosa rottura con la chiesa di Roma. Dopo avere dato alla luce una figlia (Elisabetta I) la Bolena fu imprigionata dal re nella Torre di Londra assieme a quattro dei suoi amanti, e con il pretesto di una condotta troppo “leggera” venne decapitata.

Leonardo Lovari

http://www.paid2write.org/moda_salute_bellezza/un_toast_per_anna_bolena_7500.html


lunedì 22 novembre 2010

Una bellezza naturale.


L'immagine del nostro corpo ha per noi un significato molto importante specialmente ai giorni nostri. truccarsi,tingersi i capelli ,attenzione al non ingrassare ,un acconciatura alla moda , inossare un capo di abbigliamento che ci piace tutte queste cose concorrono al farci incontrare la parte nascosta di noi, quella che non vediamo , ma che sentiamo la presenza in alcuni istanti.

Con l'avvento delle delle discipline naturali favoriti dal fenomeno "new age" , si sono affermati l'uso dei prodotti naturali per la cura del corpo. L'impiego di tali prodotti è dovuto al desiderio di ritornare al Naturale ma anche sulla ncessità di utilizzare prodotti da applicare sulla pelle sani e sicuri. questi prodotti non vogliono certo soppiantare i prodtti tradizionale a base chimica, ma svolgere un ruolo complementare nella pratica quotidiana di tutti con notevoli vantaggi pratici ed economici.

Un cosmetico naturale ,se prodotto in casa non contiene conservanti quindi va usato subito dopo la sua preparazione , o comunque conservato in barattoli a chiusura ermetica e in frigorifero.Certamente questo prodotto avrà caratteristiche di freschezza e di bontà dei suoi principi attivi che agevoleranno la riuscita del trattamento. Per essere in forma e sentirsi a proprio agio con il proprio corpo va assunto un approccio "olistico" cioè, nel suo insieme di mente e corpo raggiungendo quell'omeostasi ( equilibrio ) che è necessario per il raggiungimento di una salute e bellezza cui noi tutti vogliamo ottenere.

Leonardo Lovari

http://www.paid2write.org/moda_salute_bellezza/una_bellezza_naturale_7406.html


venerdì 19 novembre 2010

Olio di Oliva - Non solo per condimento.


Olio Di Oliva - Non Solo Per Condimento

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Mentre osserviamo il fluire dell'olio extravergine di oliva dalla bottiglia il nostro primo pensiero va a una fetta di pane arricchito con sale ed aglio. Forse a tutti non è conosciuto che l'olio di oliva non è una brelibatezza per il palato, ma una fonte di proprietà terapeutiche e di bellezza.

Gli Etruschi , uomini,donne e bambini si ungevano il corpo con olio di oliva su cui veniva cosparsa della sabbia: poi venina raschiata portanto via il tutto e la pella rimaneva pulita , morbida e profumata per tutta la giornata. Con il termine "Oleoliti" i Greci indicavano i preparati a base di olio venendo utilizzati in vari modi : cospargendo gli atleti prima delle gare, sui capelli , come lenitivo nelle scottature o piccoli traumi superficiali e addirittura come afrodisiaco.

I Romani lo usavano per le proprietà rinvigorenti con lunghi massaggi dopo bagni nelle acque termali e come cicatrizzanti nelle ferite da taglio .Gli antichi senza avere nozioni di biochimica avevano intuito che : l'olio extravergine di oliva rapresenta il modo più naturale per trattare la pelle perchè ricco di sostranze protettive e emollienti per l'epidermide, di acidi grassi , vitamine e ricco di composti fenolici un ottimo antiossidante perchè combatte la formazione di radicali liberi.

Tornando ai giorni nostri si possono dare degli utili consigli. Prima di mangiare un cucchiaio di olio di oliva protegge lo stomaco evitando lacidità e difendendolo da ulcere.Per le unghie che is spezzano o si sfaldano ? Per almeno una o due volte alla settimania si può passare un batuffolo di cotone sulle unghie imbevuto di olio e massaggiare sino al completo assorbimento: dopo senza lavarle passare lo smalto trasparente. Le unghie diventeranno più dure, più lunghe , più belle.

Per la bellezza dei capelli , applicare un impacco di olio extravergine di oliva, avendo cura di massaggiare il cuoio capelluto. Coprire il capo con un telo di cotone e matenerlo per tutta la notte. La mattina lavare con shampoo delicato ottenendo dei capelli soffici, lucidi e leggeri. Questi sono alcuni degli innumerevoli usi dell'olio extravergine di oliva per la nostra salute e bellezza riconoscendo a questo liquido frutto della spremitura della piccola oliva proprietà veramente straordinarie.

http://www.paid2write.org/moda_salute_bellezza/olio_di_oliva_non_solo_per_condimento_7349.html


lunedì 23 agosto 2010

Igor Sibaldi - Libro delle epoche


L'autore ci spiega che gli anni 2006-2012, quelli della Ribellione, coincidono con gli anni tra il 1934 e il 1940, quando è iniziata la Seconda Guerra Mondiale. Che cosa succederà dopo il 2012? Le previsioni apocalittiche sul 2012 sono soltanto un aspetto della «teoria della fine», che da qualche decennio viene elaborata in Occidente da scienziati, filosofi ed economisti. Ciò che davvero sta perfinire, in base a tutti gli indicatori, è un tipo di civiltà: un modo di intendere il mondo e l'uomo.

In questo libro, Igor Sibaldi spiega come, perché e quando precisamente finisca una civiltà, e soprattutto come vivere meglio e più intensamente senza di essa. Ciò che chiamiamo «civiltà», afferma l'autore, è in realtà un potente Soggetto Collettivo, che vive e si rafforza a spese della libertà dei singoli individui. Assume molte forme: coppia, famiglia, azienda, partito, religione, Stato, e ciascuna di queste forme determina e danneggia la nostra capacità di ricordare, di amare, di decidere.

Sibaldi analizza in particolare la Civiltà Occidentale, cosi come si è formata dal 1760 a oggi: ne descrive il carattere, i pregi, i feroci difetti nel loro manifestarsi epoca dopo epoca, in cicli sempre uguali. Mostra come il Soggetto Collettivo abbia facilitato il successo di alcuni, da George Washington a Mussolini, fino a Obama, e la rovina di altri; come abbia «deciso» guerre e destini di popoli; come intervenga quotidianamente nella vita di ognuno di noi. E ne racconta i precedenti: le nascite e i tramonti delle civiltà sono infatti un argomento antico: già duemila anni fa se ne discuteva appassionatamente.

Uscire da questo Soggetto Collettivo è, d'altra parte, più semplice di quanto si creda. Occorrono soltanto lucidità, apertura interiore e un po' di coraggio, per scoprire gli orizzonti pratici di un'evoluzione personale, diversa da quella dei moltissimi che le Civiltà trascinano, ogni giorno, via da se stessi.

Libro delle Epoche - Igor Sibaldi - Frassinelli Editore

mercoledì 18 agosto 2010

S'impenna il bio: ogni giorno 12 nuovi produttori.












Sono state pubblicate le cifre sull'evoluzione dell'agricoltura biologica in Francia. Secondo il ministero dell'agricoltura il settore: " Ha il vento in poppa, e la tendenza si conferma nel 2010, tanto che tra gennaio ed aprile, 1.500 nuovi produttori si sono lanciati nella conversione "in AB", cioè più di 12 al giorno! ". 16.446 aziende agricole francesi (+ 23,7% rispetto al 2008), sono impegnate in agricoltura bio. Coltivano una superficie di 677.000 ettari (+ 16% rispetto al 2008). Le superfici in corso di conversione, passano da 81.500 ettari nel 2008 a 151.800 ettari nel 2009. La maggior parte delle superfici bio sono pascoli per l'allevamento, ma il ministero francese sottolinea che sono in crescita tutte le produzioni, in particolare l'ortofrutta (rispettivamente + 39% e + 20% nel 2009). Ma non sono rose e fiori per tutti i settori; per il latte, ad esempio la produzione rimane marginale e stenta a trovare un proprio mercato. Dal 2004 numerosi agricoltori sono ritornati al convenzionale a causa delle costrizioni tecniche e dei costi di raccolta elevati. Se diminuiscono i produttori aumentano i capi di circa il 3,7% anche se il bio bestiame rappresenta una percentuale minima sul nazionale: solo l'1,6%. Il mercato del biologico negli ultimi quattro anni è raddoppiato, ma resta il problema della mancanza della produzione nazionale e oltre al problema di produzione, sembra prendere piede anche quello dei prezzi. La grande distribuzione cavalca l'onda offrendo prodotti biologici a prezzi stracciati - Pioniera Monoprix seguita da Carrefour, ora Auchan propone 50 prodotti alimentari certificati bio a meno di un euro - preoccupando i produttori che temono la forte dipendenza dalle importazioni e l'imposizione di tariffe che non remunerative. Oggi il 45% dei prodotti bio viene distribuito al di fuori della GDO e l'iniziativa dei supermercati potrebbe contribuire a democratizzare questo mercato che, però, rimane ancora marginale (3 miliardi di euro nel 2009, cioè meno del 2% del consumo alimentare delle famiglie francesi, che ammontata a 140 miliardi). L'offerta del biologico è inferiore alla domanda, l'offensiva della grande distribuzione si traduce in un aumento delle importazioni, che rappresentano già il 38% (in valore) dei prodotti consumati. Ma, anche i prodotti bio - se importati - possono creare problemi a chi è interessato a limitare la propria impronta di carbonio. Così un numero sempre crescente di consumatori si chiede se è meglio comprare bio importato, o locale convenzionale che permetterebbe anche di stabilire un legame diretto tra agricoltori e consumatori… In Francia il locale potrebbe rimpiazzare il bio?

Fonte:http://www.agricolturanuova.crol.it/index.asp?id=284&edizione=20100704&idTabella=">

giovedì 5 agosto 2010

La Torba.


Per torba, si intende il prodotto derivante dalla decomposizione anaerobica di tessuti vegetali. In presenza di ossigeno, la decomposizione dei tessuti vegetali è veloce e pressochè completa. in tal caso, si parla di humificazione.In ambienti caratterizzati da elevate precipitazioni, oppure caratterizzati dalla sommersione semipermanente, per effetto dell'elevato livello delle falde freatiche, si generano le condizioni di anossia favorevoli al processo di torbificazione. Le torbiere sono ambienti caratterizzati da grande abbondanza di acqua (acquitrino o palude) in movimento lento ed a bassa temperatura, in tale ambiente si sviluppa una vegetazione prevalentemente erbacea tipica di luoghi umidi, briofite (muschi) ma anche Gramineae (graminacae), Cyperaceae ed altre.In ambiente umido e freddo in presenza di consistenti quantità di composti tannici e di sostanze acide, l'attività dei batteri che naturalmente degradano la sostanza organica viene fortemente inibita, per di più l'ambiente limoso e con scarsa circolazione di acqua e quindi povero di ossigeno rende inospitale l'ambiente per i microrganismi. Il materiale vegetale che deriva dal ciclo biologico delle piante che vivono nella torbiera, tende quindi progressivamente ad accumularsi in strati dando origine alla torba, unitamente a resti di animali come gli insetti. In certe condizioni, prevalentemente in climi umidi e freddi in ambiente acido anche la decomposizione dei tessuti animali viene completamente inibita, conservando in modo spesso stupefacente manufatti, animali morti e resti umani. Sono celebri i cadaveri ritrovati in Europa settentrionale, vittime spesso di sacrifici umani e conosciuti col nome di "mummie di palude". Poiché il processo di formazione è favorito dalle basse temperature e condizionato dal rapporto tra precipitazioni ed evapotraspirazione, la diffusione delle torbiere è molto maggiore nelle zone settentrionali d'Europa a clima piovoso e temperato e nelle zone alpine, mentre sono progressivamente meno frequenti nelle aree più calde e pressoché assenti nelle regioni mediterranee. L'interesse geobotanico per le torbiere in queste aree è particolarmente elevato proprio perché in esse vengono ospitate specie vegetali artico-alpine al limite meridionale della loro distribuzione.

Il criterio di classificazione delle torbiere si riferisce alle modalità di formazione e alle associazioni vegetali che in esse si instaurano e ne determinano lo sviluppo.

Torbiere alte ( torbiere ombrogene o sfagneti) sono definite quelle in cui la massa organica tende a formare cuscinetti che si innalzano rispetto alla falda. Dal punto di vista idrico sono alimentate prevalentemente dalle precipitazioni meteoriche che, praticamente prive di nutrienti, determinano una situazione di carenza di nutrienti minerali (oligotrofia) alla quale si adattano solo poche specie vegetali ed in particolare gli sfagni. Questi stessi contribuiscono a rendere inospitale l'ambiente per altre specie vascolari poiché il loro particolare meccanismo di assorbimento dei sali minerali porta ad un'ulteriore acidificazione del terreno.

Torbiere basse (torbiere a tappeto o cariceti) sono quelle che mantengono invece un profilo orizzontale. L'alimentazione idrica proviene prevalentemente dal suolo, per scorrimento idrico superficiale e profondo se si sviluppano su pendii (torbiere “soligene”), per risalita della falda freatica se sono localizzate in depressioni del suolo (torbiere “topogene”). La maggiore disponibilità di nutrienti e la ridotta acidità del substrato (che in alcuni casi può risultare anche leggermente alcalino) determinano la presenza di una vegetazione più varia con dominanza di Cyperaceae (Carex spp. e Scirpus ssp.) e Gramineae e con la presenza di muschi appartenenti a generi diversi.

Torbiere di transizione vengono considerate quelle in cui sono compresenti le caratteristiche delle torbiere alte e basse con predominanza delle une o delle altre a seconda della natura prevalente degli apporti idrici, della disponibilità di nutrienti, dell'orografia del suolo e di altri fattori minori.

Le torbe impiegate generalmente nelle coltivazioni provengono dalla decomposizione di briofite appartenenti al genere Sphagnum.

La caratteristica della torba è il pH molto acido, come conseguenza del forte dilavamento dei sali solubili verificatosi negli ambienti di formazione. Costituiscono lo strato più superficiale della torbiera dove i vegetali conservano ancora intatta buona parte della propria struttura. Per queste caratteristiche la torba ha una eccezionale capacità di ritenzione idrica . Il processo di estrazione può essere effettuato mediante taglio ( a blocchi) che ne preserva la struttura e più adatto alla coltivazioni in contenitore piccolo e quello della raccolta per fresatura superficiale cui la struttura che si ottiene è particolarmente adatta per vivaismo. Le aree geografiche di provenienza della torba si identificano nei Paesi Baltici (, Lettonia) , Svezia, Finlandia, Irlanda e in pure anche se di qualità inferiore Polonia, Ucraina Lituania,Estonia, Bielorussia. Successivamente all'estrazione, avviene la selezione delle frazioni granulometriche desiderate .Il materiale viene successivamente confezionato in Big Bales a mezzo di compressione meccanica.

Le torbe vengono classificate secondo il loro grado di decomposizione utilizzandola classificazione secondo il metodo Von Post. La valutazione del grado di decomposizione,

in base a tale criterio, è fondata sull’aspetto dell’acqua fuoriuscita e sulla porzione di materiale sfuggito dalle dita in seguito alla compressione di un campione di torba inumidita e spremuta in una mano. Le classi definite da Von Post sono 10 utilizzando il prefisso H.

Le prime tre classi della scala da H1 a H3 sono considerate torbe bionde, le classi H4 e H5 sono considerate torbe brune ed infine da H6 a H10 sono considerate torbe nere.



Leonardo Lovari

domenica 1 agosto 2010

L' Ideologia del dominio della comunicazione.


Ieri sera, al termine di una giornata impegnativa, ho acceso la televisione per alleggerire la mente. Su Rete4 trasmettevano Life – Lo spettacolo della vita. La puntata, suddivisa in 3 parti, ha messo in onda dei documentari bellissimi su mammiferi, insetti e vegetali.

La qualità delle riprese, l’accuratezza dei dettagli, il fascino esercitato dalla vicinanza a questi mondi sono stati fonte di profondo piacere. Sorprendente poter assistere alla fuoriuscita di acido fenico dal ventre di un insetto poco più grande di una formica. Coinvolgente partecipare alla fatica compiuta dalle mandibole della formica masticatrice per recidere un filo d’erba. Elettrizzante l’abilità di un giovane stambecco nel percorrere la “via sicura” tracciata dalla madre per scendere dal fianco della montagna di roccia. I temi trattati, i vissuti documentati, le specie prescelte erano preziosi e di profondo interesse.


Stefania Perinelli.

Articolo completo su :

http://www.altranatura.it/?p=1100

domenica 27 giugno 2010

Percorsi a misura di bici su Google maps.


Una bella notizia è in arrivo per gli amanti della vita all'aria aperta e per tutti gli appassionati di bicicletta che non rinunciano a questo mezzo di trasporto completamente ecosostenibile per muoversi in città. Google sta lanciando un nuovo servizio che permette di visualizzare , attraverso l'utilizzatissimo Google Maps , tutti i percorsi ciclabili. una volta indicato il percorso, il motore di ricerca è in grado di segnalare le piste ciclabili o , in loro mancanza , le alternative compatibile con l'uso della bicicletta . a qualcosa sono servite le petizioni sottoscritte da più di 50.000 ciclisti, che hanno convinto il colosso californiano a promuovere e facilitare lo spostamento ecologico.
Per ora il progetto è disponibile solo per 150 città americane tra cui Boston, Los Angeles , San Francisco, Chigago, New York, Portland e Washington. L'idea approderà sicuramente in Europa , proprio come è avvenuto per il servizio dedicato alle automobili. Gli esperti di Google stanno valutando anche l'ooportunità di dare all'utente la possibilità di scegliere la difficoltà del percorso, accontendo così anche i ciclisti che prediligono cimentarsi in vie più difficili e impegnative.


Leonardo Lovari

domenica 20 giugno 2010

La mela scrigno di benessere







La mela scrigno di benessere


"La mela, il frutto dei molti piaceri": si chiama così la campagna informativa finanziata con il contributo dell'Unione Europea, di Italia, Francia e Olanda e realizzata da Assomela, Interfel e Dutch Produce Association. Il suo obiettivo: diffondere tra i consumatori una maggiore consapevolezza sull'importanza di mangiar bene, evidenziando l'importante ruolo della mela in un corretto regime alimentare. Non è certo una novità che questo mitico frutto faccia bene, ma che allontani anche il rischio di ammalarsi di cancro è una scoperta che si deve a uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Annals of Oncology. A questo proposito i ricercatori dell'Istituto Mario Negri di Milano hanno esaminato tutti gli studi italiani sul ruolo della mela nel ridurre il rischio di cancro condotti dal 1991 al 2002. La ricerca ha coinvolto 8209 pazienti affetti da tumori in varie parti del corpo e li ha confrontati con un gruppo di 6729 soggetti ricoverati in ospedale per patologie acute non neoplastiche. Metà dei soggetti consumava una o più mele, l'altra metà no. Guardando i risultati, il rischio di tumore nei consumatori di mele risulta diminuito del 21% per il cancro del cavo orale, del 25% per il cancro esofageo, del 20% per il cancro del colon retto, del 18% per il cancro della mammella, del 15% per quello ovarico e del 9% per quello della prostata. La ricerca, dunque, documenta scientificamente che il consumo di più di una mela al giorno riduce in maniera considerevole il rischio di numerosi tumori. "Il vantaggio alimentare che deriva dal consumo di mele - ha spiegato la dottoressa Eva Negri, responsabile del laboratorio di ricerca epidemiologica del Mario Negri - è associato ad un consumo elevato di proantocianidine, la classe principale di polifenoli della mela". I polifenoli, come si legge nello studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology, hanno una attività pro-apoptotica, cioè la capacità di bloccare i geni che impediscono la morte programmata (apoptosi) delle cellule tumorali che, essendo immortali, continuano a replicarsi. Questa attività è stata documentata su colture di cellule tumorali. I polifenoli sono contenuti in grande quantità nelle bacche selvatiche (mirtillo, fragola, mora, lampone) e in quelle coltivate (ribes nero, rosso e bianco, mora, mirtillo, lampone, fragola). "Per questo - ha sottolineato il presidente dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione Carlo Cannella in un incontro promosso a Roma da Assomela - è auspicabile il non abbandono della dieta mediterranea, e della frutta e verdura in particolare nei pasti quotidiani, per abbassare il rischio di patologie oncologiche e preservare gusto e biodiversità". Luisa Mosello

Fonte: http://www.agricolturanuova.crol.it/index.asp?id=219&edizione=20100531&idTabella=82

giovedì 17 giugno 2010

Il Vangelo di Tommaso.


Il Vangelo di Tommaso, famoso anche per Detti Segreti di Gesù, sono una raccolta di massime attribuite a Gesù (114 in tutto), che di dice comunicano salvezza e vita. Da un lato il testo in oggetto ha alcuni contenuti in comune con i vangeli gnostici , dall'altro non senbra adattarsi alla definizione di gnosticismo, i detti sono massime mistiche o segrete che il Gesù vivente pronunciò e che Giuda Tommaso il Gemello registrò per iscritto. I detti compresi nel Vangelo di Tommaso includono una varietà di aforismi , di parabole, di racconti di Gesù , la cui interpretazione , annuncia la massima 1, può condurre alla salvezza e alla vita :

" Colui il quale dischiude l'interpretazione di questi detti non assaggerà la morte"

Il detto 2 descrive il processo epistemologico attraverso il quale l'individuo perviene alla conoscenza e alla comprensione:

" Chi cerca non cessi di cercare finchè non trovi. Quando si trova , si è stupiti, e quando si è stupiti , ci si meraviglia e si regna su ogni cosa".

Come in Q e nei vangeli neotestamentali , nel Vangelo di Tommaso Gesù domanda ai discepoli di cercare e trovare. Il Vangelo di Tommaso è un Vangelo "interattivo": sapienza e conoscenza giungono quando i lettori si accostano ai motti di Gesù in modo creativo e a questi rispondono con capacità di giudizio. Un buon numero di massime in questo vangelo è specialmente criptico; si tratta quasi di indovinelli , tanto da rendere evidente la necessità di un'interpretazione creativa.
Nel Vangelo di Tommaso Gesù pone ai suoi discepoli e i lettori di fronte a massime potenti, ma lo fa in tono sommesso.Qui non è designato Cristo nè messia , non è proclamato maestro nè signore , è proprio e soltanto Gesù. Nel detto 86 si riferisce a se stesso , come figlio dell'umanità o dell'uomo. In questo testo Gesù non è presentato Gesù non è presentato come unico figlio o incarnazione di Dio, egli è detto il Gesù vivente , ma nache Dio è definito un'individualità vivente. Gesù il vivente vive attraverso le sue parole e le sue massime.
Il Vangelo di Tommaso è il secondo trattato compreso nel Codice II della Biblioteca di Nag Hammadi, dove si conserva in traduzione copta. Esistono anche tre frammenti in greco (Papyrus Oxyrhynchus I,65 e 655). Molto probabilmente il Vangelo di Tommaso sia stato composto in greco, forse in Siria e Edessa.Si può ragionevolmente datare come I secolo la prima edizione.



Leonardo Lovari.


Fonti: I vangeli Gnostici di Gesù- Marvin Meyer

domenica 13 giugno 2010

Italia leader mondiale per l'olivio bio.


L'Italia è leader mondiale per oliveti bio, con oltre 114 mila ettari dedicati , pari al 26% della supefice mondiale (segue la Spagna col 23%). Le olive biologiche prodotte in Italia sono destinate quasi esclusivamente alla produzione di olio Le ultime elaborazioni dell'Osservatorio internazionale olivicoltura Biologica del Premio Biol stimano che la coltivazione biologica dell'olivo abbia superato nel 2009 i 428 mila ettari a livello mondiale (+8,3% rispetto al 2007), pari a circa 1,2% della superficie biologica complessiva ( 35,0 milioni di ettari) dell'intera superficie destinata alla coltivazione dell'olivo (10,8 milioni di ettari). La produzione di olive da olio e quella di olio extravergine si concentrano nei Paesi del bacino del Mediterraneo (99%).
L'olivicoltura biologica da olio è presente , tuttavia anhe in altri Paesi del Mediterraneo (Siria,Cipro,Francia,Croazia,Slovenia,Albania,Malta,Libano,Israele,Palestina,Giordania,Egitto,Libia,Algeria,Marocco) e nei Paesi nuovi produttori, sia in America latina (Argentina e Cile), che in Australia e Nuova Zelanda. Nel complesso i Paesi africani detengono una superficie olivetata bio di ben 116 mila ettari contro i quasi 300 dell'Ue (7% della Sau olivicola) e gli esigui 1645 ha in Asia.

martedì 8 giugno 2010








LA DEFORESTAZIONE

La deforestazione (o disboscamento) indica l'eliminazione della vegetazione in un area, cosi da poter mutare l'utilizzo del suolo.
Non è da confondere con il taglio del bosco, che è invece effettuato per poter ricavare legname.
Fin dai tempi antichi si usa disboscare per ottenere la materia da ardere come riscaldamento domestico oppure utilizzarlo per costruzioni.
Questo fenomeno riguarda principalmente le aree tropicali, dove, essendoci presenti moltissimi boschi.
La deforestazione nelle zone tropicali viene prevalentemente eseguita con il metodo del "taglia e brucia", ovvero abbattere gli alberi per poi incendiare le

parti restanti, cosi da fertilizzare il terreno grazie alla cenere.
Questo fenomeno crea gravissimi danni all'equilibrio naturale dato che la cenere fertilizza per poco tempo e distruggendo il sottobosco si distrugge

automaticamente anche l'habitat della foresta pluviale; trall'altro il fuoco è un elemento che non è sicuro nelle mani dell'uomo e sfuggendo causerebbe danni

molto maggiori.
Questo fenomeno è molto frequente nei pressi della foresta amazzonica e in molte altre zone del pianeta.
I danni che può provocare il disboscamento sono molteplici, fra i piu gravi l'effetto serra e la desertificazione nei territori secchi, dato che le piante

verdi contribuiscono a mantenere stabile l'anidride carbonica presente nell'atmosfera.
Il disboscamento sarebbe facilmente controllabile, ma tutto dipende dalla volontà dell'uomo di farlo o meno.
La deforestazione infatti è ormai divenuto un business illegale che si aggira intorno ai 150 miliardi di dolari annui.
Un metodo per poter controllarla è di attuare un agricoltura sostenibile, ovvero che attui il sistema di rotazione delle colture ma purtroppo questo non è

semplice soprattutto nei paesi in crescita di popolazione ovvero quelli che sono protagonisti del disboscamento.

Oliver Mongelluzzo.

domenica 6 giugno 2010

Lo squalo balena.


Differentemente dal “cugino Squalo Bianco” lo Squalo Balena ha denti molto piccoli (da 3000 a 5000) e si nutre di Plancton filtrando l’Acqua attraverso le sue branchie.

I Balena sono i più grossi della famiglia degli Squali e detengono il record per essere gli animali più grandi della Terra a sangue freddo. Si caratterizzano per le tre creste che scorrono lungo il bordo di entrambi i lati del corpo, cinque branchie per lato con le quali estrae l’ossigeno dall’acqua, la sua schiena tappezzata da tante macchie bianche. La sua bocca molto ampia è posta sulla parte frontale della testa al contrario degli altri Squali che si trova sotto la testa.

Tipologia di Squalo molto curiosa, nuota a pelo d’acqua e se non infastiditi stazionano per diverso tempo nello stesso luogo.

La larghezza delle Pinne pettorali e di quelle dorsali sono impressionanti per la loro grandezza.

Squalo massiccio e di forma cilindrica rappresenta un vero mistero per molti aspetti della sua Biologia ed Etologia, come la riproduzione, i ritmi di crescita (tra i quali diversi dati allarmanti provenienti dall’Australia dimostrano che la crescita media è passata dai 7 mt ai 5 mt ), gli spostamenti migratori e la sua particolare colorazione (infatti il suo ventre color bianco visto dal basso verso l’alto si confonde con la luminosità marina mentre il suo dorso, visto dall’alto verso il basso, bluastro con miriadi di macchie e strisce simula il riverbero del sole sull’acqua).

I principali avvistamenti, da Febbraio a Maggio sono al largo della cittadina di Exmouth in Australia, a Maggio li si possono anche avvistare nella parte sud dell’Atollo maldiviano di Ari.

Enrico Nerozzi.

sabato 29 maggio 2010

Sindrome stanchezza cronica, in Italia ne soffrono 300mila persone.









Si chiama Sindrome da stanchezza cronica e, solo in Italia, colpisce 300mila persone. Chi ne soffre si stanca anche dopo uno sforzo fisico minimo. Mercoledì 12 maggio si celebra la giornata mondiale di sensibilizzazione. Un modo per far conoscere i sintomi.
Essere stanchi non è solo un comune modo di dire, ma talvolta potrebbe trattarsi di una vera e propria patologia, la Sindrome da Stanchezza Cronica (Cfs), che in Italia colpisce 300 mila italiani, per lo più giovani. E per ricordare e far conoscere questa malattia ancora poco nota, domani si celebra la giornata mondiale di sensibilizzazione.

Si tratta, spiegano gli esperti, di una situazione "così grave" dal punto di vista fisico che impedisce di continuare a lavorare o a studiare. Il principale sintomo è la spossatezza sia mentale che fisica, determinata anche dopo uno sforzo fisico minimo, che si trasforma in fatica cronica persistente che si protrae per almeno sei mesi, non alleviata dal riposo. Altri sintomi persistenti possono essere: disturbi della memoria e della concentrazione, faringite, dolori alle ghiandole linfonoidali cervicali e ascellari o dolori muscolari e delle articolazioni non accompagnato da infiammazione o gonfiore.

In Italia i primi casi di malattia si sono registrati all'Istituto Nazionale Tumori di Aviano, dove esiste un'associazione italiana di pazienti Cfs e una Unità Cfs in cui i pazienti possono essere ricoverati. Al momento non si ha a disposizione alcun farmaco per curare definitivamente la malattia, nonostante sia certa correlazione tra Sindrome e anomalie dei geni dei pazienti, come conferma uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Patology.

"In un futuro non molto lontano - spiega però Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell'Istituto Nazionale Tumori di Aviano - si spera di poter identificare un sottogruppo di pazienti nei quali" grazie allo studio di queste "proteine prodotte in maniera anomala si potrebbe arrivare ad un test diagnostico e ad una terapia mirata".


Fonte:http://canali.kataweb.it/salute/2010/05/11/sindrome-stanchezza-cronica-in-italia-ne-soffrono-300mila-persone/

venerdì 28 maggio 2010

I Luoghi del Cuore 2010.


Torna il censimento del FAI per salvare i luoghi che ami

Un borgo, un oliveto, una pieve dimenticata, una spiaggia da preservare. Segnala anche i tu i luoghi del cuore inconfondibilmente italiani che ami e che più rappresentano la tua identità e le tue radici.

Marsala, 11 maggio 1860, mattina. Circa mille volontari, partiti dalla spiaggia di Quarto e guidati da Giuseppe Garibaldi, sbarcano sulla costa siciliana dando vita a uno degli episodi più importanti del risorgimento italiano. Quella che passò alla storia come la “spedizione dei Mille”, terminata con l’annessione all’Italia dell’intero regno delle Due Sicilie, rappresenta l’evento chiave della nascita dell’unità italiana. Ormai prossimi al 150esimo anniversario dell’unificazione nazionale, anche il FAI vuole celebrare la storia e le bellezze del nostro Paese con il lancio della quinta edizione di “I Luoghi del Cuore”, ispirata proprio allo spirito e ai valori che animarono la spedizione garibaldina.

Quest’anno infatti, il censimento promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo chiede ai partecipanti di far conoscere attraverso la propria segnalazione, fino al 30 settembre 2010, quei luoghi inconfondibilmente italiani – noti o sconosciuti, potenzialmente a rischio o da restaurare, visitati o da valorizzare – che rappresentano il nostro Paese e lo raccontano; quei luoghi legati alla tradizione e alle radici che custodiscono la nostra identità, che esprimono l’immagine che l’Italia ha o che vorremmo avesse nel mondo.

Un borgo, un oliveto, una pieve dimenticata, una spiaggia da preservare, un’antica dimora da valorizzare. Ma anche piccoli monumenti spesso meno noti, che rivestono però un’importanza fondamentale nella storia e nella vita di una comunità, che mostrano l’Italia più preziosa con il suo spettacolo unico di cultura, arte e natura. Alcuni noti personaggi hanno già fatto le loro segnalazioni: la Villa reale di Monza per la Presidente FAI, Ilaria Borletti Buitoni; il Parco del Ticino per la Presidente Onoraria FAI, Giulia Maria Crespi; la Chiesa di San Michele in Insula a Trino (VC) per l’étoile Roberto Bolle; il Palatino di Roma per il presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, Andrea Carandini; le Isole Tremiti per Lucio Dalla, la Chiesa del Convento a Giarre (CT) per Franco Battiato; la Cappella delle Brunate in località La Morra (CN) per Paolo Conte.

Segnala uno o più luoghi italiani che vuoi fare conoscere e amare, aiutaci a intervenire concretamente per tutelarli.
Per unire l’Italia ci sono voluti mille uomini. Per salvarla basti tu!

www.luoghidelcuore.it

http://www.altranatura.it/?p=961


martedì 25 maggio 2010

Rock Water : acqua di sorgente.



L'unico dei rimedi di Bach non costituito da un fiore si rivolge a coloro che esrimono vadrie forme di rigidità caratteriale. I soggetti Rock Water in stato negativo di distinguono per una rigidità sia fisica sia morale. Sono soggetti perfezionisti , amanti del dovere delle regole autoimposte. Hanno una incapacità di ascoltarsi interiormente che produce false certezze e ci si allontana da ciò che è realmente importante. Il tipo Rock Water disarmonico si aggrappa a qualcosa di esterno e, avendo perso la facoltà di discernene , enfatizza certe scelte per mettere ordine nella propria vita. Per questo può arrivare a uno stato di estrema tensione che produrrà molte manifestazioni di stress fisico. Rock Water è animato dal desiderio di calarsi in una dimensione spirituale, ma confondendo continuamente la "forma" con la "sostanza" si allontana sempre più da ciò che vorrebbe raggiungere. L'acqua di solarizzata aiuterà questi soggetti guiidati da forti impulsi, da una istintività potente e mal diretta a incanalare il loro entusiasmo in una visione più ampia e profonda delle situazioni , in modo che essi comprendano le loro reali necessità e si sentano più flessibili e sereni.

Potenziale armonico.
- Flessibilità.

Espressione disarmonica
- Schiavitù rispetto a regole e dogmi.

Caratteristiche esteriori.
-Non impone regole agli altri , solo a se stesso.
-Ama dare il buon esempio , così da costituire un modello per gli altri.
-Disinteresse per la vita e per i problemi altrui.
-Rigidità comportale , fissazioni: vegetariano,astemio,culturista, non fumatore.
-Negazione del piacere e dei bisogni fisici.
-Non si mette in discussione.
-Molte manifestazioni di stress fisico.

Cararatteristiche interiori.
-Amore per la disciplina.
-Tendenza a fissarsi,a irrigidirsi interiormente.
-Tendenza al perfezionismo.
-Coltiva ideali rigidi e impossibili.
-Senso di superiorità spirituale:ascetismo.
-Rinuncia a tutto ciò che è incompatibile con il proprio stile di vita.
-Eccessivo senso dei limiti.
-Spiritualità male intesa:soggetto istintivo represso, "falso monaco".

Sintesi.
-Rigidità.

Fonti: Il libro completo dei FIORI DI BACH- Fabio Nocentini- Maria Laura Peruzzi.
GIUNTI DEMETRA

lunedì 24 maggio 2010

Lo scalogno.


















Pianta erbacea originaria del Medioriente, lo scalogno è considerato a tutti gli effetti uno dei prodotti tipicidel mese di aprile . Il nome scientifico deriva da Ascalon , antica città palestinese dove si ritiene abbia avuto origine e dove, per secoli, è stato coltivato. Fonti storiche , infatti, ne attestano un consumo antecedente al 1200, quando i crociati, impegnati nella guerra in Terra Santa, ne portarono alcune esemplari nel vecchio continente. Ma forse l'origine della pianta avrebbe radici più antiche , come ricorda il poeta latino Ovidio. Giunto in Europa, lo scalogno divenne subito una coltivazione basilare per le popolazioni dell'Italia centrale e ingrediente irrinunciabile per molti contadini romagnoli, anche se non veniva disdegnato neanche nei banchetti dell'alta società, come testimonia il Liber de coquina redatto a Napoli nella corte di Carlo II d'Angiò. Questa pianta erbacea perenne dal sapore simile all'aglio e cipolla è nota per le numerose proprietà terapeutiche, sia diuretiche che depurative, e grazie al suo delicato apporto aromatico viene utilizzata (cruda o cotta) per l'elaborazione di antipasti e piatti di portata , tra cui l'insalata e la frittata.

Fonte:Agricoltura Nuova- n.3 Aprile 2010.

mercoledì 19 maggio 2010

Biodiversità.















Nonostante il 2010 sia stato proclamato anno internazionale della biodiversità, una recente indagine Eurobarometro indica che la maggior parte dei cittadini ritiene di non essere adeguatamente informata sulla biodiversità. in particolare , secondo il sondaggio solo il 38% degli intervistati in tutti gli stati membri sostiene di conoscere cosa significa il termine biodiversità, mentre la maggior parte denuncia una mancanza di informazione a riguardo. In Italia la metà della popolazione , in base al campione non ne ha mai sentito parlare; l'altro 50% pur dichiarandosi informato, non è in grado di definire il concetto. La Commissione europea , quindi, intende correre ai ripari e ha lanciato una campagna destinata ad informare il pubblico con uno slogan accattivante ed efficace. " Siamo tutti coinvolti , una frase di sicuro impatto perchè sottolinea il ruolo di ogni individuo per contrastare il peggioramento della situazione. L'operazione ha obbiettivo di rimarcare i vantaggi della biodiversità. La perdita di diversità biologica una minaccia incombente sul pianeta e rappresenta un pericolo sia per l'ambiente sia per gli esseri umani. Negli ultimi anni il fenomeno si è accellerato e il tasso di estinzione delle specie è cresciuto diventando di 100-1000 volte più elevato della percentuale di estinzione media che si è avuta nel corso dell'evoluzione biologica planetaria. In Europa circa il 42% dei mammiferi sono a rischio insieme al 12% degli uccelli e al 45% delle farfalle e dei rettili. A livello mondiale il 60% dei servizi dell'ecosistema terrestre hanno subito un processo di degrado negli ultimi 50 anni. A Roma nell'Auditorium , dal 19 al 23 Maggio si terrà la settimana della biodiversità sponsorizzata da Bioversity International. L'evento riunirà esperti e celebrità da tutto il mondo per letture pubbliche , tavole rotonde , mostre e celebrazioni.
per info : www.bioversityinternational.org

Fonte:Agrivoltura Nuova - aprile 2010.

martedì 11 maggio 2010

Nuovi frontiere per l'olivicoltura made in Italy. Il frantoio del futuro sarà a impatto zero


Arezzo, 11 mag. (Adnkronos) - Nuove frontiere per uno degli alimenti principe della tavola italiana, l'olio extraergine. Su una cosa, nel mondo dell'olivicoltura, sono tutti d'accordo: la tecnica e la tecnologia made in Italy non hanno rivali nel mondo. I nostri macchinari sono un passo avanti rispetto agli altri e rappresentano un punto di arrivo per i produttori di tutti i continenti. Le aziende piu' importanti del settore saranno presenti in massa a MedOliva, manifestazione organizzata dalla Provincia di Arezzo, con la partecipazione della locale Camera di Commercio e la collaborazione della Regione Toscana, del Ministero Politiche Agricole e Forestali e delle categorie economiche presso Arezzo Fiere e Convegni, da venerdi' 14 a lunedi' 17 maggio. Macchine per la raccolta, per l'estrazione, per la gramolazione, praticamente il meglio al mondo che si possa trovare nel settore. Il frantoio del futuro? Sara' a impatto zero, rispettera' l'ambiente, studiera' soluzioni personalizzate per ottenere il meglio in fase di lavorazione dalle olive a disposizione, garantendo il mantenimento delle differenze tra una cultivar e l'altra.
Ovviamente la tecnologia dovra' cercare di offrire ai produttori anche un buon equilibrio tra costi e ricavi. Ed e' questo uno degli aspetti piu' delicati tra i tanto che verranno affrontati nei quattro giorni aretini. Perche', a fronte di un impegno sempre maggiore da parte dei produttori e di una ricerca sempre piu' capillare da parte di chi propone macchinari, non sempre la risposta del consumatore sembra essere all'altezza delle aspettative. Troppo spesso il mercato privilegia prodotti di basso costo e di livello qualitativo discutibile. Ma e' solo una questione di portafoglio? Probabilmente la tavola rotonda dedicata alla comunicazione e al marketing del settore (domenica 16, ore 11.00) fornira' qualche suggerimento e qualche proposta.

Nel mondo ogni anno si consumano circa 100 milioni di tonnellate di oli e grassi alimentari ma solo il 3% e' costituito da olio di oliva. Altro dato che deve indurci a una riflessione: il''costo di estrazione'' in frantoio puo' variare dai 2 euro per kg di olio di un impianto aziendale allo 0.1 euro per kg di olio per un impianto industriale.


Fonte:http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Appuntamenti/Nuovi-frontiere-per-lolivicoltura-Il-frantoio-del-futuro-sara-a-impatto-zero_374878993.html

sabato 8 maggio 2010

Le fonti rinnovabili.



Una fonte di energia è rinnovabile quando il suo sfruttamento avviene in un tempo confrontabile con quello necessario per la sua rigenerazione. A differenza dei combustibili fossili e nucleari, destinati a esaurirsi in un tempo finito, le fonti rinnovabili possono essere considerate virtualmente inesauribili.

Il Decreto Legislativo n. 387 del 2003 definisce all’art 2 lettera a) le fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili come: le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). In particolare, per biomasse si intende: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani;

È importante considerare come le forme di energia sul nostro pianeta hanno origine dall’irraggiamento solare (ad eccezione dell'energia nucleare).
Dall’energia solare derivano: l’energia idroelettrica, che sfrutta le cadute d’acqua; l’eolica, derivante dal vento dovuto al disuniforme riscaldamento delle masse d’aria; l’energia delle biomasse è energia solare immagazzinata chimicamente, attraverso il processo della fotosintesi clorofilliana.

In Italia poco più del 16% è il consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili. Si colloca, infatti, nella media europea ma deriva per il 65% da fonti idroelettriche e geotermiche, per il 30% da biomasse e rifiuti e appena per il 3% da “nuove rinnovabili”, con un peso dell’eolico pari al 2,1% solare inferiore allo 0,15%.


Leonardo Lovari