martedì 8 giugno 2010








LA DEFORESTAZIONE

La deforestazione (o disboscamento) indica l'eliminazione della vegetazione in un area, cosi da poter mutare l'utilizzo del suolo.
Non è da confondere con il taglio del bosco, che è invece effettuato per poter ricavare legname.
Fin dai tempi antichi si usa disboscare per ottenere la materia da ardere come riscaldamento domestico oppure utilizzarlo per costruzioni.
Questo fenomeno riguarda principalmente le aree tropicali, dove, essendoci presenti moltissimi boschi.
La deforestazione nelle zone tropicali viene prevalentemente eseguita con il metodo del "taglia e brucia", ovvero abbattere gli alberi per poi incendiare le

parti restanti, cosi da fertilizzare il terreno grazie alla cenere.
Questo fenomeno crea gravissimi danni all'equilibrio naturale dato che la cenere fertilizza per poco tempo e distruggendo il sottobosco si distrugge

automaticamente anche l'habitat della foresta pluviale; trall'altro il fuoco è un elemento che non è sicuro nelle mani dell'uomo e sfuggendo causerebbe danni

molto maggiori.
Questo fenomeno è molto frequente nei pressi della foresta amazzonica e in molte altre zone del pianeta.
I danni che può provocare il disboscamento sono molteplici, fra i piu gravi l'effetto serra e la desertificazione nei territori secchi, dato che le piante

verdi contribuiscono a mantenere stabile l'anidride carbonica presente nell'atmosfera.
Il disboscamento sarebbe facilmente controllabile, ma tutto dipende dalla volontà dell'uomo di farlo o meno.
La deforestazione infatti è ormai divenuto un business illegale che si aggira intorno ai 150 miliardi di dolari annui.
Un metodo per poter controllarla è di attuare un agricoltura sostenibile, ovvero che attui il sistema di rotazione delle colture ma purtroppo questo non è

semplice soprattutto nei paesi in crescita di popolazione ovvero quelli che sono protagonisti del disboscamento.

Oliver Mongelluzzo.

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