domenica 1 novembre 2009
Resoconto Congresso S.I.T.E Bolzano
Resoconto Congresso SItE Bolzano 2009 Dalle Vette Alpine alle Profondità Marine Sono oltre 350 gli ecologi da tutta Italia che dal 15 al 18 settembre 2009 si sono riuniti all’EURAC per partecipare al convegno annuale della Società Italiana di Ecologia. Il XIX Congresso della Società Italiana di Ecologia (S.It.E.) è stato organizzato dall’Istituto per l’Ambiente Alpino dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) in collaborazione con l’Università degli Studi di Bolzano, l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e con l’Università di Innsbruck.Dopo i saluti delle autorità, fra le quali spiccava l’entusiasmo e l’enfasi del sindaco di Bolzano…di formazione forestale…, è stato ascoltato con interesse il responsabile dei progetti LIFE dell’Unione Europea. Il congresso vero è proprio è stato poi aperto con un excursus dei 150 anni passati dalle prime teorie di Darwin e ha perfettamente introdotto il leitmotiv del XIX congresso S.It.E, che ha voluto mettere in risalto l'importanza delle scale temporali e spaziali nell'ecologia. I recenti passi avanti fatti in ambito tecnologico, software sempre più sofisticati, tecniche analitiche sempre più specifiche hanno permesso di acquisire ed elaborare un numero sempre maggiore di dati, nonché di sviluppare modelli ecologici a varie scale spaziali e temporali. Queste considerazioni valgono per ogni tipo di ambiente, da quelli acquatici a quelli terrestri, dai prati alpini agli ambienti marini, dagli ecosistemi lotici a quelli lentici. In quest’ottica le 4 keynote tenute da professori di fama internazionale (Prof. F. Boero dell’Università del Salento, il Prof. C. Körner dell’Università di Basilea, il Prof. A. Hildrew dell’Università di Londra e il Prof. Prairie dell’Università di Quebec a Montreal) sono state eccellenti e aggiunte alle 17 comunicazioni plenarie hanno introdotto e invogliato a partecipare alle numerose sessioni parallele: 12 di numero, che spaziavano da argomenti più classici come quello del reticolo idrografico e delle conseguenze degli impatti antropici fino a tematiche più recenti quali la fitorimediazione e fitodepurazione. Complessivamente nelle varie sessioni parallele sono state presentate 180 presentazioni orali e 138 poster.Una tematica attuale e molto dibattuta è stata argomento di una delle tre tavole rotonde organizzate: Lo stereotipo dello scienziato chiuso nel suo laboratorio con poco tempo da perdere in attività che lo trattengano dagli attrezzi del mestiere è radicata nell’immaginario collettivo tanto quanto quello del giornalista che sgomita tra la folla per mettere il microfono sotto al naso del personaggio da intervistare. In certi casi, effettivamente, i modi di procedere di scienza e comunicazione hanno ben pochi elementi in comune e l’incontro tra i due mondi può risultare difficile. Oppure no? Valentina Bergonzi - vice-caporedattrice di ACADEMIA, la rivista scientifica dell’EURAC, ha moderato la animata tavola rotonda “Ecologia, Informazione e stampa”: da un lato giornalisti scientifici di testate nazionali quali Giovanni Carrada, autore di SuperQuark, Pietro Greco, direttore del Master in comunicazione scientifica della SISSA di Trieste, dall’altra la “controparte scientifica” rappresentata da Alberto Basset, professore di ecologia all'Università del Salento, Marino Gatto, professore di ecologia al Politecnico di Milano e Roberto Danovaro, direttore del Dipartimento di scienze del mare presso l'Università Politecnica delle Marche. Interessanti gli spunti e molte le domande ancora aperte. Nell’ambito dell’assemblea dei soci, che si è tenuta giovedì 17 settembre, sono stati celebrati due professori, maestri dell’ecologia italiana, che sono ufficialmente andati in pensione: il Prof. Ireneo Ferrari e il Prof. Gian Carlo Carrada. Ancora tanti complimenti ad entrambi!Come ogni anno, la S.It.E. ha avuto un occhio di riguardo per i giovani ecologi italiani e ha assegnato numerosi premi per sostenere la loro attività: tre premi "Luigi e Francesca Brusarosco", ognuno del valore di 6.000 euro, vinti da Bacaro Giovanni, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Ambientali "G.Scarfatti" dell'Università di Siena, Simone Vicenzi, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Ambientali dell'Università di Parma e Federica Costantini, borsista post doc presso CIRSA, Università di Bolognaquattro premi “Roberto Marchetti” che hanno valorizzato ognuno con un assegno di 500 euro le tre migliori relazioni e il miglior poster presentati nel corso dell’congresso, vinti da rispettivamente da Azzurra Valerio, Domenico D’Alelio e Cristina Ribaudo e Silvia QuadroniLa Società italiana di Ecologia ha poi premiato con 1.200 euro il migliore articolo di ecologia comparso su riviste internazionali e firmato da un giovane ricercatore italiano, vinto da Luca Bolzoni del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi di Parma grazie ad all’articolo “Allometric scaling and Seasonality in the Epidemics of Wildlife Diseases” pubblicato sulla rivista “The American Naturalist”.Inoltre, il comitato organizzatore ha stanziato 20 borse di partecipazione per studenti e ricercatori non strutturati e per gli studenti provenienti dall’Università dell’Aquila. Pochi irriducibili hanno infine partecipato all’escursione post-congressuale, organizzata per il sabato nelle Dolomiti, dichiarate recentemente Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Val Gardena, Plan de Gralba, Passo Gardena, Passo Sella, Val di Fassa, Passo Costalunga, Catinaccio, Latemar e Lago di Carezza: un giro nel cuore delle Dolomiti certi che tutti i partecipanti si siamo portati a casa dei panorami mozzafiato che non dimenticheranno presto. …e perché rimanga anche una traccia dei contenuti congressuali saranno pubblicati degli atti postcongressuali nell'ambito della collana degli EURAC-Book. Tutte le indicazioni sono disponibili sul sito www.eurac.edu/site2009 .
Fonte: (Società Italiana di Ecologia.)
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